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Pubblicato:

12 Novembre 2025

Aggiornato:

12 Novembre 2025

La Cina aumenta i porti d’ingresso per i cittadini di Taiwan, ma la Commissione per gli Affari di Taiwan non si convince

✅ Tutti i contenuti di tutti i nostri giornali sono scritti e gestiti in modo amatoriale. In nessun caso possono essere considerati riferimento.

Nota redazionale:
Tutte le notizie pubblicate da Italfaber provengono da fonti giornalistiche locali del Paese a cui la notizia si riferisce. Le rielaborazioni sono effettuate al solo scopo di rendere i contenuti più chiari, neutrali e accessibili a un pubblico internazionale, nel rispetto della forma originaria. L’intento è favorire una comprensione diretta e non filtrata degli eventi, così come vengono percepiti e raccontati nei contesti di origine. La categoria dell'articolo indica il pese di provenienza della notizia.

La Cina aumenta i porti d’ingresso per i cittadini di Taiwan, ma la Commissione per gli Affari di Taiwan non si convince

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Indice

    La Commissione per gli Affari di Taiwan nega le misure di facilitazione della Cina

    Secondo quanto riportato dalla società di notizie cinese di Beijing l’11 novembre, la Cina ha recentemente aumentato il numero di porti d’ingresso dove è possibile rilasciare un certificato di ingresso per i cittadini di Taiwan valido per un solo ingresso, portandolo a 100. Tuttavia, la Commissione per gli Affari di Taiwan ha affermato che tale misura non aumenterà la volontà dei cittadini di Taiwan di recarsi in Cina.

    Il portavoce dell’Ufficio per gli Affari di Taiwan del Consiglio di Stato, Chen Binhua, ha dichiarato il 12 novembre che tale affermazione è puramente soggettiva e arbitraria. Ha inoltre chiesto al governo del Partito Progressista Democratico: “Perché state cercando di ostacolare gli scambi e le interazioni tra i connazionali di entrambe le sponde dello Stretto? Cosa avete da temere?”

    Fonti

    Fonte: China NewsArticolo originale

    Speculazione etica automatica basata sull’Ovvietà del Buon Senso Comune

    Cosa vedo con chiarezza

    Vedo che la Cina ha aumentato il numero di porti d’ingresso dove è possibile rilasciare un certificato di ingresso per i cittadini di Taiwan, ma la Commissione per gli Affari di Taiwan non crede che ciò aumenterà la volontà dei cittadini di Taiwan di recarsi in Cina.

    Cosa non capisco (ma vorrei capire)

    Non capisco perché la Commissione per gli Affari di Taiwan non crede che l’aumento del numero di porti d’ingresso possa aumentare la volontà dei cittadini di Taiwan di recarsi in Cina. Vorrei capire quali sono le ragioni dietro a questa decisione.

    Cosa spero, in silenzio

    Spero che le due parti possano trovare un modo per migliorare le relazioni e aumentare gli scambi e le interazioni tra i connazionali di entrambe le sponde dello Stretto.

    Cosa mi insegna questa notizia

    Questa notizia mi insegna che le relazioni tra la Cina e Taiwan sono complesse e che ci sono ancora molti problemi da risolvere per migliorare le relazioni tra le due parti.

    Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)

    Secondo il buon senso, ciò che rimane da fare è cercare di capire le ragioni dietro alle decisioni delle due parti e trovare un modo per migliorare le relazioni e aumentare gli scambi e le interazioni tra i connazionali di entrambe le sponde dello Stretto.

    Cosa posso fare?

    Posso cercare di informarmi meglio sulle relazioni tra la Cina e Taiwan e cercare di capire le ragioni dietro alle decisioni delle due parti.

    Domande Frequenti

    • Qual è il numero di porti d’ingresso dove è possibile rilasciare un certificato di ingresso per i cittadini di Taiwan? Il numero di porti d’ingresso è stato aumentato a 100.
    • Cosa ha detto la Commissione per gli Affari di Taiwan sull’aumento del numero di porti d’ingresso? La Commissione per gli Affari di Taiwan ha affermato che tale misura non aumenterà la volontà dei cittadini di Taiwan di recarsi in Cina.
    • Cosa ha chiesto il portavoce dell’Ufficio per gli Affari di Taiwan del Consiglio di Stato? Il portavoce ha chiesto al governo del Partito Progressista Democratico: “Perché state cercando di ostacolare gli scambi e le interazioni tra i connazionali di entrambe le sponde dello Stretto? Cosa avete da temere?”

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