Investire nella riduzione del rischio da disastri: chiave per sicurezza globale ed economia

Investment in disaster risk reduction essential for global safety, economies

Il ministro della Cooperazione, della Governance e degli Affari Tradizionali, Velenkosini Hlabisa, ha sottolineato l’importanza di investire nella Riduzione del Rischio da Disastri (DRR). Secondo lui, ogni centesimo speso per la prevenzione protegge vite e attività economiche, rafforzando allo stesso tempo le infrastrutture globali.

Il discorso è stato pronunciato durante l’evento ministeriale del G20 sul potenziamento degli investimenti in DRR, tenutosi al Radisson Blu Hotel di Sandton. L’incontro ha avuto luogo in un momento in cui i rischi globali diventano sempre più complessi e interconnessi.

Il ministro ha citato il Rapporto di Valutazione Globale 2025, che avverte di una forte discrepanza tra l’aumento del rischio globale e gli investimenti attuali nella resilienza. In Sudafrica, le alluvioni del 2022 in KwaZulu-Natal, le siccità ricorrenti e le pressioni sulle amministrazioni locali dimostrano che il costo dell’inazione supera di gran lunga quello della preparazione.

“Ogni rand investito nella riduzione del rischio da disastri salva vite e protegge i progressi dello sviluppo”, ha affermato Hlabisa. Il governo intende passare da una risposta reattiva a una pianificazione proattiva e informata dal rischio.

Il Sudafrica ha recentemente lanciato la Road Map “Early Warning for All” e sta rivedendo il proprio Sistema di Gestione dei Disastri per integrare meglio la resilienza nella pianificazione, nel bilancio e negli investimenti infrastrutturali.

Il ministro ha ribadito che il governo non può fare tutto da solo. È necessario un partenariato audace tra istituzioni pubbliche, settore privato, istituzioni di finanziamento dello sviluppo, ricercatori e comunità. Ciò richiede meccanismi di finanziamento innovativi, infrastrutture resilienti e un impegno condiviso per proteggere i più vulnerabili.

L’evento è stato l’iniziativa principale della Presidenza, coorganizzata con l’Ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio da Disastri. Avanza i Principi Volontari di Alto Livello del G20 per l’investimento in DRR, che forniscono indicazioni pratiche per passare dall’identificazione del rischio alla ricerca di soluzioni di finanziamento.

Hlabisa ha sottolineato che la resilienza non è un concetto astratto, ma la capacità concreta delle comunità di sopportare e recuperare da shock e avversità senza perdere speranza, dignità o mezzi di sussistenza. Ha invitato i presenti a sfruttare l’opportunità di creare partnership strategiche, mobilitare i finanziamenti necessari e trasformare le idee innovative in azioni misurabili.

Il Sudafrica è pronto a collaborare per realizzare progressi tangibili in linea con l’Agenda 2063, il Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio da Disastri e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Fonti

Fonte: SAnews.gov.za – SA launches early warning roadmap

Speculazione etica automatica basata sull’Ovvietà del Buon Senso Comune

Cosa vedo con chiarezza

Vedo che investire nella prevenzione dei disastri è un modo semplice e diretto per salvare vite e proteggere le economie. Ogni centesimo speso per la riduzione del rischio porta benefici tangibili, sia per le comunità che per le infrastrutture.

Cosa non capisco (ma vorrei capire)

Non è chiaro quali siano i meccanismi precisi che permettono di trasformare gli investimenti in risultati concreti. Vorrei capire meglio come vengono misurati i benefici e quali indicatori vengono usati per valutare l’efficacia delle iniziative di resilienza.

Cosa spero, in silenzio

Spero che le decisioni prese oggi si traducano in azioni concrete che riducano la vulnerabilità delle comunità, soprattutto quelle più deboli, e che i fondi vengano destinati in modo equo e sostenibile.

Cosa mi insegna questa notizia

Mi insegna che la prevenzione è più economica e più efficace della risposta dopo un disastro. Mi ricorda che la responsabilità di proteggere le persone non è solo del governo, ma di tutti i soggetti coinvolti.

Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)

È necessario creare partnership tra pubblico e privato, sviluppare meccanismi di finanziamento innovativi e integrare la resilienza nei piani di sviluppo e nelle politiche di investimento. Bisogna anche monitorare e valutare costantemente i risultati per garantire che gli investimenti portino benefici reali.

Cosa posso fare?

Posso informarmi sulle iniziative di resilienza nella mia comunità, partecipare a consultazioni pubbliche, sostenere politiche che promuovano la prevenzione dei disastri e, se possibile, contribuire con risorse o competenze a progetti locali di riduzione del rischio.

Domande Frequenti

1. Che cos’è la Riduzione del Rischio da Disastri (DRR)?

La DRR è un insieme di politiche, pratiche e azioni volte a ridurre la probabilità e l’impatto di eventi catastrofici, proteggendo vite, proprietà e infrastrutture.

2. Perché l’investimento in DRR è importante per le economie?

Investire nella prevenzione riduce i costi di ricostruzione dopo un disastro, mantiene la stabilità delle infrastrutture e protegge gli investimenti a lungo termine, contribuendo alla crescita economica.

3. Cosa ha annunciato il ministro Velenkosini Hlabisa?

Il ministro ha dichiarato che ogni rand investito in DRR salva vite e protegge i progressi dello sviluppo, e ha annunciato il lancio della Road Map “Early Warning for All” e la revisione del Sistema di Gestione dei Disastri.

4. Qual è la Road Map “Early Warning for All”?

È un piano nazionale che mira a migliorare la capacità di previsione e allerta precoce per tutti i cittadini, riducendo la vulnerabilità ai disastri.

5. Come possono le istituzioni pubbliche e private collaborare nella DRR?

Attraverso partnership strategiche, meccanismi di finanziamento innovativi, condivisione di dati e conoscenze, e l’integrazione della resilienza nei piani di sviluppo e nelle politiche di investimento.

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