Tecnologia italiana nel mondo: il mega-dissalatore di Jebel Ali e la contraddizione dell’acqua in Italia

L’Italia costruisce i più grandi impianti di dissalazione del mondo, come quello di Jebel Ali negli Emirati Arabi. Eppure, fatica a usarli in casa. Perché?


🌍 Un’eccellenza italiana in terra straniera

Il dissalatore di Jebel Ali, uno dei più grandi al mondo, si trova negli Emirati Arabi Uniti. Produce fino a 2 miliardi di litri di acqua potabile al giorno, rendendo possibile l’approvvigionamento idrico di milioni di persone in un’area desertica.

Ma la vera sorpresa?
È stato costruito dalla società italiana Fisia Italimpianti, del gruppo Impregilo (oggi Webuild). Una dimostrazione concreta della leadership ingegneristica italiana nel campo dell’acqua.


🏗️ Cos’è un dissalatore e come funziona?

Un impianto di dissalazione estrae l’acqua potabile dall’acqua marina, utilizzando principalmente due metodi:

MetodoDescrizione
Osmosi inversa (RO)Filtrazione dell’acqua attraverso membrane semi-permeabili
Distillazione multistadioEvaporazione e condensazione in più cicli con recupero termico

L’impianto di Jebel Ali combina cicli termici avanzati e osmosi, ottimizzati per l’efficienza energetica in condizioni desertiche.


📉 E in Italia?

L’Italia, pur avendo una costa marittima lunghissima (oltre 7.000 km) e accesso abbondante al mare, non investe in impianti di dissalazione su larga scala, fatta eccezione per alcune isole minori o sperimentazioni in Sardegna e Sicilia.


❓ Perché?

FattoreSpiegazione
Costi iniziali altiL’investimento infrastrutturale è significativo
Ostilità politica/ambientaleTimori legati all’impatto ambientale (brine, energia)
Dipendenza da acquedotti storiciL’Italia punta ancora su dighe, invasi e falde
Poca lungimiranza strategicaManca una visione nazionale per la resilienza idrica

🧭 Cosa insegna Jebel Ali?

  • Le tecnologie esistono e sono italiane.
  • Il know-how è esportato, ma non applicato nel Paese d’origine.
  • In un contesto di crisi climatica, siccità e falde in esaurimento, non è più accettabile rimandare.

🌱 Soluzioni possibili

  1. Micro-dissalatori modulari per coste, isole e comunità isolate
  2. Integrazione con energie rinnovabili per abbattere i costi
  3. Progetti pilota pubblici-privati con tecnologie italiane
  4. Educazione e comunicazione ambientale per superare resistenze locali

🏁 Conclusione

Mentre l’Italia costruisce impianti da record nel mondo, sul proprio territorio resta indietro. Ma non per mancanza di capacità, bensì di volontà politica e progettuale.

Il futuro dell’acqua potrebbe essere già nelle mani dell’Italia — basta tornare a credere nella propria ingegneria.

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