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Pubblicato:

22 Ottobre 2025

Aggiornato:

22 Ottobre 2025

Russian Company Supplies First Oil Cargo to Georgia’s New Kulevi Refinery

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Russian Company Supplies First Oil Cargo to Georgia’s New Kulevi Refinery

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Indice

    Russian Company Supplies First Oil Cargo to Georgia’s New Kulevi Refinery

    La compagnia petrolifera russa Russneft ha fornito il primo carico di petrolio in ottobre al nuovo impianto di raffinazione di Kulevi in Georgia, situato sulla costa del Mar Nero, secondo quanto riportato da Reuters il 21 ottobre.

    Secondo i dati di monitoraggio delle navi di LSEG e fonti dell’industria, l’agenzia ha affermato che “la petroliera Kayseri ha consegnato 105.340 tonnellate di petrolio di grado Siberian Light dal porto russo del Mar Nero di Novorossiisk al terminal petrolifero di Kulevi il 6 ottobre”.

    Reuters ha notato nel rapporto che la Russia sta cercando di diversificare le sue esportazioni a causa delle sanzioni occidentali relative all’Ucraina, mentre la Georgia, sotto il partito al governo Georgian Dream, il cui legame economico con la Russia si è rafforzato mentre le relazioni con l’Occidente sono peggiorate, “ha l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalle importazioni di carburante dalla Russia, Turchia, Azerbaigian, Romania e Kazakistan”.

    In risposta al rapporto, il Servizio delle entrate della Georgia presso il Ministero delle Finanze ha affermato che “la nave e la società di proprietà, nonché le società di spedizione e destinazione, non sono soggette a sanzioni internazionali (le informazioni sono disponibili in fonti aperte)”, aggiungendo che “il carico è stato scaricato in un magazzino doganale di stoccaggio temporaneo per effettuare le successive procedure di controllo doganale”.

    L’Agenzia dei trasporti marittimi della Georgia ha anche affermato che “la nave con bandiera panamense […] non è soggetta a sanzioni internazionali e non figura in alcuna lista di società associate a entità soggette a sanzioni”.

    Secondo un rapporto di Reuters, l’impianto di raffinazione di Kulevi ha iniziato a operare in ottobre, inizialmente elaborando circa 1,2 milioni di tonnellate di petrolio all’anno. Il piano è quello di aumentare questo numero a 4 milioni di tonnellate entro il 2028.

    Le autorità del partito Georgian Dream, tra cui il premier Irakli Kobakhidze e l’ex ministro dell’Economia Levan Davitashvili, hanno inaugurato il progetto un anno fa, descrivendolo come “uno dei più importanti per la sicurezza energetica e l’indipendenza del paese”.

    I funzionari hanno affermato all’epoca che, valutato fino a 700 milioni di dollari, l’impianto di raffinazione rappresenta il più grande progetto di investimento privato nella storia della Georgia dopo l’indipendenza. È gestito da Black Sea Petroleum, di proprietà di Maka Asatiani, un imprenditore georgiano. Il consiglio di amministrazione della società è presieduto da Levan Davitashvili, l’ex ministro dell’Economia che è stato rimosso dal suo incarico ministeriale nel giugno scorso.

    Approfondimento

    La notizia arriva mentre Mosca sta affrontando una crisi energetica a causa degli attacchi con droni ucraini contro l’industria petrolifera russa. La notizia segue anche l’ampliamento delle sanzioni occidentali, tra cui le misure dell’UE che colpiscono le raffinerie utilizzate da Mosca al di fuori della Russia, nonché le restrizioni sui “prodotti petroliferi raffinati prodotti con petrolio greggio russo e provenienti da qualsiasi paese terzo”.

    Possibili Conseguenze

    La fornitura di petrolio da parte della società russa potrebbe avere conseguenze significative per la sicurezza energetica e l’indipendenza della Georgia. Inoltre, la notizia potrebbe influenzare le relazioni tra la Georgia e l’Occidente, nonché le relazioni tra la Russia e l’Ucraina.

    Opinione

    La notizia solleva interrogativi sulla dipendenza della Georgia dalle importazioni di carburante dalla Russia e sulla capacità del paese di ridurre la sua dipendenza da queste importazioni. Inoltre, la notizia mette in evidenza l’importanza della diversificazione delle esportazioni per la Russia e la necessità di trovare alternative alle sanzioni occidentali.

    Analisi Critica dei Fatti

    La notizia evidenzia la complessità delle relazioni economiche e politiche tra la Russia, la Georgia e l’Occidente. La fornitura di petrolio da parte della società russa potrebbe essere vista come un tentativo di rafforzare i legami economici tra la Russia e la Georgia, nonostante le sanzioni occidentali. Tuttavia, la notizia solleva anche interrogativi sulla sicurezza energetica e l’indipendenza della Georgia, nonché sulla capacità del paese di ridurre la sua dipendenza dalle importazioni di carburante dalla Russia.

    Relazioni con altri fatti

    La notizia è collegata ad altre notizie relative alle relazioni economiche e politiche tra la Russia, la Georgia e l’Occidente. Ad esempio, la notizia è collegata alla crisi energetica in Ucraina e alle sanzioni occidentali contro la Russia. Leggi anche: iFact Investigation Suggests Russian Oil Reaches Europe Through Georgia

    Contesto storico e origini della notizia

    La notizia si inserisce nel contesto storico delle relazioni economiche e politiche tra la Russia, la Georgia e l’Occidente. La Georgia ha dichiarato l’indipendenza dalla Russia nel 1991 e da allora ha cercato di ridurre la sua dipendenza dalle importazioni di carburante dalla Russia. Tuttavia, la notizia evidenzia la complessità delle relazioni economiche e politiche tra i tre paesi e la necessità di trovare alternative alle sanzioni occidentali. Leggi anche: Levan Davitashvili removed from ministerial post

    Fonti

    Civil – 24 ottobre 2024 — rielaborazione a cura di Italfaber. Metodo di rielaborazione basato su: principi di semplicità del buon senso comune, chiarezza, imparzialità, sobrietà e responsabilità giornalistica, come indicato nelle linee guida editoriali di Italfaber. Leggi l’articolo originale

    Nota redazionale:
    Tutte le notizie pubblicate da Universe Today provengono da fonti giornalistiche locali del Paese a cui la notizia si riferisce. Le rielaborazioni sono effettuate al solo scopo di rendere i contenuti più chiari, neutrali e accessibili a un pubblico internazionale, nel rispetto della forma originaria. L’intento è favorire una comprensione diretta e non filtrata degli eventi, così come vengono percepiti e raccontati nei contesti di origine. La categoria dell'articolo indica il pese di provenienza della notizia. Universe Today è un ponte culturale, non una testata. Ogni articolo è una rielaborazione di una fonte giornalistica locale: la categoria indica il Paese della fonte, non il luogo dell’evento. 

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