Crisi Politica in Francia: Il Premier Lecornu Lotta per la Sopravvivenza con l’Appoggio dei Socialisti

Francia, il premier Lecornu dipende dai socialisti per sopravvivere alla censura. Ma resta da approvare il bilancio

Dopo un anno di profonda instabilità, forse si intravede una flebile luce in fondo al tunnel per la Francia. Sébastien Lecornu, l’attuale primo ministro, potrebbe riuscire a sopravvivere alle Forche caudine dell’Assemblée nationale di Parigi, dove si voteranno due mozioni di sfiducia delle opposizioni. La chiave di volta sarà il sostegno dei socialisti, che hanno mostrato segnali di apertura ma vogliono ulteriori concessioni dall’inquilino di Palazzo Matignon.

La responsabilità di Lecornu è non da poco: cercare di fermare l’avvitarsi della peggiore crisi della Cinquième République e dare al Paese una legge di bilancio per il 2026, per scongiurare l’esercizio provvisorio e riacquisire la fiducia dei mercati finanziari e dell’Ue. Un compito tutt’altro che invidiabile, considerando che Lecornu deve fare i conti con l’Assemblée più balcanizzata della storia moderna, dove l’ultradestra del Rassemblement national e la sinistra radicale de La France insoumise sono sulle barricate sin dall’inaugurazione della 17esima legislatura.

I leader di entrambi gli schieramenti, Marine Le Pen e Jean-Luc Mélenchon, chiedono da tempo la testa di Macron e stanno cercando di far saltare il banco per l’ennesima volta, dopo aver impallinato i precedenti premier. Ora hanno messo nel mirino anche Lecornu, contro il quale hanno depositato due mozioni di censura che saranno discusse dai deputati. Per affossarlo, serviranno 289 voti sui 577 totali dell’emiciclo.

Approfondimento

La situazione politica in Francia è estremamente complessa e instabile. Il presidente Emmanuel Macron ha minacciato di sciogliere il Parlamento in caso di crollo del governo, ma sa benissimo che, se i francesi tornassero alle urne oggi, il “suo” centro liberale evaporerebbe come neve al sole e l’Aula finirebbe con ogni probabilità in mano ai lepenisti. La formazione riformista guidata da Olivier Faure ha fatto sapere che, in segno di responsabilità, non voterà contro il premier, ma chiede un cambio di passo da parte di Palazzo Matignon.

Possibili Conseguenze

Se Lecornu riuscisse a sopravvivere alla censura, le grane per lui non finiranno domani. Il suo “governo di scopo” dovrà dare alla Francia un bilancio per il prossimo anno e abbattere il deficit pubblico di Parigi, attualmente nei dintorni del 4,7 per cento del Pil, così da disinnescare la procedura d’infrazione avviata da Bruxelles per la violazione dei vincoli comunitari. Una strada tutta in salita per il premier ministre dalla carriera (finora) più breve della Quinta Repubblica.

Opinione

La situazione politica in Francia è estremamente fragile e richiede una grande dose di responsabilità e di senso di stato da parte di tutti gli attori coinvolti. È fondamentale che il governo e l’opposizione trovino un terreno comune per affrontare le sfide che il Paese deve fronteggiare, a partire dalla approvazione del bilancio per il 2026.

Analisi Critica dei Fatti

La crisi politica in Francia è il risultato di una serie di fattori, tra cui la polarizzazione dell’elettorato, la frammentazione del sistema politico e la mancanza di una leadership forte e stabile. La situazione è resa ancora più complessa dalla presenza di partiti estremisti, come il Rassemblement national e La France insoumise, che stanno cercando di sfruttare la crisi per i loro scopi. È fondamentale che i cittadini francesi e gli attori politici trovino un modo per superare le divisioni e lavorare insieme per il bene del Paese.

Giornale: eunews.it

Autore: non specificato

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