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Pubblicato:

22 Ottobre 2025

Aggiornato:

22 Ottobre 2025

Artisti contro Inps: la battaglia per le pensioni e i diritti dei lavoratori dello spettacolo

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Artisti contro Inps: la battaglia per le pensioni e i diritti dei lavoratori dello spettacolo

Artisti contro Inps: la battaglia per le pensioni e i diritti dei lavoratori dello spettacolo

Indice

    Pensioni artisti: da Sandrelli a Tognazzi, attori contro Inps

    Da Stefania Sandrelli a Massimo Boldi, da Luca Ward a Simona Izzo ed Edoardo Siravo a Gian Marco Tognazzi. Erano tanti gli artisti presenti all’incontro organizzato dal Nuovo Imaie all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. “Diritti in Scena: previdenza e recuperi indebiti INPS agli Artisti Interpreti Esecutori” il titolo dell’evento che ha messo al centro una problematica che interessa molti lavoratori dello spettacolo che si sono visti decurtare cifre importanti dall’assegno pensionistico nel passaggio dall’Enpals all’Inps.

    “Dieci anni fa ho iniziato a occuparmi di tutela dei lavoratori dello spettacolo”, ha detto l’Avv. Federica Murineddu, “Mi sono sempre sentita dire che non c’era proporzione tra quanto versato e quanto ricevuto come assegno pensionistico e dopo essermi messa a studiare la disciplina previdenziale dei lavoratori dello spettacolo mi sono trovata in un ginepraio legislativo”.

    Artisti contro Inps: la battaglia per le pensioni e i diritti dei lavoratori dello spettacolo

    “Gli artisti, e i lavoratori dello spettacolo in genere, sono vittime di un errore dell’Enpals” ha proseguito l’Avvocato Murineddu “chiediamo che la politica intervenga in tempi stretti per risolvere una situazione estremamente grave e delicata per centinaia di artisti e non solo”.

    “La politica ha dato disponibilità, il governo si è preso carico della questione: per mettere un punto e arrivare alla soluzione finale abbiamo bisogno che l’Inps quantifichi la cifra necessaria e siamo tutti in attesa della risposta da parte dell’Inps”, ha detto Luca Ward.

    “Questo non è l’unico problema dei lavoratori dello spettacolo, un’altra scure incombe su di noi. E’ in gioco non solo l’importo della pensione, ma anche il diritto a essa per milioni di lavoratori, non solo artisti e maestranze”. Così Gian Marco Tognazzi ha rincarato la dose.

    La politica rappresentata dagli On. Federico Mollicone e Matteo Orfini della VII commissione cultura della Camera si è fatta carico delle richieste auspicando una felice soluzione della vicenda a breve.

    Andrea Micciché, Presidente Nuovo Imaie: “Pur non avendo a che fare con il Diritto Connesso è una causa che l’istituto ha sposato fin da subito e continuerà a vigilare per garantire una sempre maggiore tutela per i suoi artisti soci e mandanti”.

    Attori contro Inps: “Se perdiamo noi catastrofe per tutti”

    “Sono cose che arrivano dai bassifondi, dall’ignoranza. I bassifondi sono questo ma non mi faccia dire altro”. È arrabbiata Stefania Sandrelli, icona del cinema italiano oggi in ‘trincea’ a difesa della propria pensione e di tutti gli artisti. Una diatriba che viene da lontano ma che esercita oggi i suoi effetti sulle tasche dei tanti artisti che animano il settore dello spettacolo. L’Inps infatti sta procedendo da qualche tempo alla richiesta di restituzione degli assegni pensionistici elargiti agli iscritti basati però, sostengono, su calcoli sbagliati dalla stessa Inps. Una mannaia non solo per i big da cachet milionari ma anche e soprattutto per i tanti che oscillano tra contratti precari e disoccupazione. “Sono qui per portare la voce di tanti artisti che si sentono defraudati” ha detto Sandrelli a margine di un convegno sul tema promosso dal Nuovo Imaie alla Festa del cinema di Roma “c’è molta unità su questo e speriamo proprio di essere ascoltati”. “Non è una questione solo di soldi” chiarisce Gianmarco Tognazzi, portavoce del Nuovo Imaie e animatore anche lui della protesta insieme a tanti attori e operatori “qui si discute un principio. Se perdiamo noi, questa cosa avrà effetto su tutti, non solo sul mondo dello spettacolo. Qui è una questione legata ai principi. È vero che tutto parte da situazioni personali ma poi il tema si apre a tutti. Rimettere in discussione un principio significa aprire scenari catastrofici non solo sul settore dell’audiovisivo. Bisogna fare chiarezza”.

    Mollicone: “Intervenire su errore Inps, al vaglio fondo solidarietà”

    “La vicenda dei rimborsi richiesti agli artisti nasce da un errore dell’Inps della passata gestione e non può gravare su chi già vive condizioni economiche fragili”. Lo ha dichiarato Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura alla Camera, a margine di un convegno alla Festa del cinema di Roma.

    “Il tema principale resta la copertura finanziaria” ha spiegato “ma il Parlamento ha già approvato una risoluzione per ribadire la vicinanza ai lavoratori dello spettacolo, molti dei quali percepiscono pensioni ai limiti della soglia sociale. È necessario intervenire subito con una dilazione ampia dei rimborsi e valutare la creazione di un fondo di solidarietà”.

    Secondo Mollicone la nuova governance dell’Inps “ha mostrato disponibilità al dialogo” e già avviato le prime rateizzazioni. “Chiederemo un incontro con il presidente Fava” ha spiegato “e una rappresentanza degli artisti per individuare soluzioni condivise e chiarire le responsabilità di un errore che non può restare senza soluzione”.

    Approfondimento

    La questione delle pensioni degli artisti è un tema complesso e delicato, che richiede un’attenta valutazione delle norme previdenziali e dei diritti dei lavoratori dello spettacolo. La situazione attuale, con l’Inps che richiede la restituzione degli assegni pensionistici elargiti agli iscritti, ha sollevato preoccupazioni e proteste tra gli artisti e i lavoratori del settore. È fondamentale che la politica e le istituzioni competenti intervengano per risolvere la questione e garantire i diritti dei lavoratori dello spettacolo.

    Possibili Conseguenze

    Le possibili conseguenze della situazione attuale sono gravi e potrebbero avere un impatto significativo sui lavoratori dello spettacolo e sull’intero settore. Se non si trova una soluzione, gli artisti e i lavoratori potrebbero essere costretti a restituire somme di denaro che non possono permettersi di perdere, con conseguenze negative sulla loro stabilità economica e sulla loro capacità di continuare a lavorare nel settore. Inoltre, la mancanza di chiarezza e di certezza sulle norme previdenziali potrebbe scoraggiare i giovani artisti e lavoratori dal entrare nel settore, con conseguenze negative sulla creatività e sulla vitalità del settore stesso.

    Opinione

    La questione delle pensioni degli artisti è un tema che richiede un’attenta valutazione e una soluzione equa e giusta. È fondamentale che la politica e le istituzioni competenti intervengano per risolvere la questione e garantire i diritti dei lavoratori dello spettacolo. La creazione di un fondo di solidarietà potrebbe essere una soluzione possibile, ma è importante che si trovi una soluzione che tenga conto delle esigenze e dei diritti di tutti i lavoratori del settore.

    Analisi Critica dei Fatti

    La situazione attuale delle pensioni degli artisti è il risultato di una serie di errori e di omissioni da parte delle istituzioni competenti. La mancanza di chiarezza e di certezza sulle norme previdenziali ha creato un clima di incertezza e di preoccupazione tra gli artisti e i lavoratori del settore. È fondamentale che

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