Sciopero del 10 settembre: risposta disomogenea dei lavoratori dei trasporti, raffinatori e netturbini alla chiamata “cittadina”

Sciopero del 10 settembre: risposta disomogenea dei lavoratori dei trasporti, raffinatori e netturbini alla chiamata "cittadina"

Il movimento del 10 settembre ha visto una risposta disomogenea da parte dei lavoratori dei trasporti, dei raffinatori e dei netturbini alla chiamata “cittadina” a “bloccare tutto”. I ferrovieri, rappresentati principalmente dal sindacato CGT, hanno aderito in massa allo sciopero, causando disagi nel trasporto ferroviario in diverse regioni del paese. I raffinatori, invece, hanno risposto in modo più contenuto, con alcuni stabilimenti che hanno aderito allo sciopero e altri che hanno continuato a lavorare regolarmente. Anche i netturbini hanno partecipato in modo disomogeneo, con alcune città che hanno registrato la sospensione del servizio di raccolta rifiuti e altre che sono rimaste operative.

La chiamata a “bloccare tutto” è stata lanciata sui social media come forma di protesta contro la riforma delle pensioni proposta dal governo. Mentre alcuni sindacati nazionali hanno preferito concentrare le manifestazioni il 18 settembre, altri, come CGT e SUD a livello settoriale o locale, hanno deciso di iniziare prima i blocchi per aumentare la pressione sul governo.

Sciopero del 10 settembre: risposta disomogenea dei lavoratori dei trasporti, raffinatori e netturbini alla chiamata "cittadina"

La situazione rimane fluida e in evoluzione, con nuove adesioni e azioni di protesta che potrebbero verificarsi nei prossimi giorni in risposta alla riforma delle pensioni e alle politiche del governo.

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