L’ONU a 80 anni: una crisi senza precedenti richiede un rinnovamento urgente e la voce della società civile
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ONU a 80 anni: la società civile deve avere voce nel rinnovamento
La settimana di apertura del vertice dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite si sta svolgendo, con i capi di stato che pronunciano discorsi spesso autocelebrativi dal podio dell’ONU. L’organizzazione sta attraversando una delle peggiori crisi dalla sua fondazione, 80 anni fa. Quest’anno, l’Assemblea Generale – che si concentra sullo sviluppo, i diritti umani e la pace – si tiene mentre guerre infuriano su più continenti, gli obiettivi climatici sono pericolosamente a rischio e l’istituzione progettata per affrontare queste sfide globali è stata svuotata dai tagli ai finanziamenti e dai ritiri politici.
Una commissione dell’ONU ha appena stabilito che Israele sta commettendo genocidio nella Striscia di Gaza, mentre lo stato israeliano ha recentemente intensificato la sua campagna di violenza bombardando il Qatar. Nel frattempo, la guerra della Russia contro l’Ucraina minaccia di estendersi con il recente lancio di droni contro la Polonia e l’incursione nello spazio aereo dell’Estonia. I conflitti continuano in Myanmar, Sudan e molti altri paesi, nonostante le speranze fondatrici dell’ONU di garantire la pace, la sicurezza e il rispetto dei diritti umani.

L’amministrazione Trump ha abbandonato il multilateralismo a favore di accordi bilaterali transazionali, mentre guida un ritiro del finanziamento dei donatori che colpisce duramente sia l’ONU che la società civile. Il governo degli Stati Uniti ha anche ripudiato gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, i target ambiziosi e progressisti concordati da tutti gli stati nel 2015, ma che ora sono gravemente in ritardo.
Oggi, le molteplici e crescenti crisi richiedono un’ONU efficace e potente – ma allo stesso tempo, le rendono meno probabili. I tagli ai finanziamenti sono una realtà. L’iniziativa UN80, lanciata a marzo, è presentata come un processo di riforma per celebrare l’80esimo anniversario dell’ONU, ma in realtà è una manovra di riduzione dei costi. I tagli ai finanziamenti dei donatori – non solo degli Stati Uniti, ma anche di altri stati donatori come Francia, Germania e Regno Unito, spesso a favore della spesa militare – hanno un impatto globale.
L’ONU è colpita sia dalla mancata pagamento delle contribuzioni obbligatorie da parte degli stati, sia dalla mancanza di finanziamenti per le iniziative che dipendono da sostegno volontario. Quando si tratta di contribuzioni obbligatorie, gli stati più potenti sono quelli che devono di più, con gli Stati Uniti in testa con un debito di circa 1,5 miliardi di dollari, seguiti dalla Cina con quasi 600 milioni di dollari. I finanziamenti volontari sono particolarmente carenti per il lavoro sui diritti umani, sempre la parte più sottofinanziata del lavoro dell’ONU.
Approfondimento
La crisi dell’ONU è un problema complesso che richiede una soluzione olistica. La società civile deve essere coinvolta nel processo di rinnovamento dell’ONU per garantire che l’organizzazione sia più efficace e rappresentativa delle esigenze dei popoli. Ciò richiede una maggiore trasparenza e responsabilità all’interno dell’ONU, nonché un impegno più forte da parte degli stati membri per sostenere l’organizzazione.
Possibili Conseguenze
Le conseguenze della crisi dell’ONU potrebbero essere gravi. Se l’organizzazione non sarà in grado di affrontare efficacemente le sfide globali, potrebbe perdere credibilità e influenza. Ciò potrebbe portare a una maggiore instabilità e conflitto a livello globale, con conseguenze negative per la pace, la sicurezza e lo sviluppo sostenibile.
Opinione
È fondamentale che la società civile sia coinvolta nel processo di rinnovamento dell’ONU. La società civile può fornire una prospettiva unica e importante sulle esigenze dei popoli e sulle sfide che l’ONU deve affrontare. Inoltre, la società civile può aiutare a garantire che l’ONU sia più trasparente e responsabile, e che gli stati membri siano più impegnati a sostenere l’organizzazione.
Analisi Critica dei Fatti
La crisi dell’ONU è un problema complesso che richiede una soluzione olistica. La società civile deve essere coinvolta nel processo di rinnovamento dell’ONU per garantire che l’organizzazione sia più efficace e rappresentativa delle esigenze dei popoli. Ciò richiede una maggiore trasparenza e responsabilità all’interno dell’ONU, nonché un impegno più forte da parte degli stati membri per sostenere l’organizzazione. La portata e il valore reale della notizia sono significativi, poiché la crisi dell’ONU potrebbe avere conseguenze gravi per la pace, la sicurezza e lo sviluppo sostenibile a livello globale.
Relazioni con altri fatti
La crisi dell’ONU è collegata ad altri fatti e eventi a livello globale. Ad esempio, la guerra in Ucraina e la crisi climatica sono solo due esempi di sfide globali che l’ONU deve affrontare. Inoltre, la crisi dell’ONU è anche collegata alle politiche degli stati membri, come ad esempio la decisione degli Stati Uniti di ritirare i finanziamenti all’ONU. Leggi anche: L’ONU vieta alle ONG di partecipare alle riunioni ad alto livello con i leader mondiali.
Contesto storico e origini della notizia
La crisi dell’ONU ha origini storiche profonde. L’organizzazione è stata fondata nel 1945 con l’obiettivo di promuovere la pace, la sicurezza e lo sviluppo sostenibile a livello globale. Tuttavia, nel corso degli anni, l’ONU ha affrontato numerose sfide e crisi, tra cui la guerra fredda, la decolonizzazione e la globalizzazione. La crisi attuale dell’ONU è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui la mancanza di finanziamenti, la burocrazia e la mancanza di trasparenza e responsabilità all’interno dell’organizzazione. Leggi anche: L’ONU a 75: il futuro che vogliamo, l’ONU che abbiamo bisogno.
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