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Pubblicato:

22 Ottobre 2025

Aggiornato:

22 Ottobre 2025

L’Odisha, un modello di resilienza alle catastrofi: come la comunità locale può fare la differenza nella riduzione dei danni e delle vittime

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L’Odisha, un modello di resilienza alle catastrofi: come la comunità locale può fare la differenza nella riduzione dei danni e delle vittime

L'Odisha, un modello di resilienza alle catastrofi: come la comunità locale può fare la differenza nella riduzione dei danni e delle vittime

Indice

    Da Tempesta a Forza: Il Modello “Zero Vittime” dell’Odisha per la Resilienza alle Catastrofi Basata sulla Comunità

    Il Sud-est asiatico è casa di quasi due miliardi di persone e si classifica tra le sottoregioni più esposte alle catastrofi in Asia e nel Pacifico. Ogni anno, milioni di persone sono esposte a inondazioni, cicloni e altri eventi estremi. Il Golfo del Bengala da solo rappresenta quasi l’80% delle morti legate ai cicloni a livello globale, con tempeste che colpiscono sempre più frequentemente Bangladesh, India e Sri Lanka.

    Sebbene il Sud-est asiatico ospiti un quarto della popolazione mondiale, contiene anche quasi la metà della popolazione globale che vive in condizioni di povertà, che amplificano la vulnerabilità in tutta la sottoregione. Costruire la resilienza alle catastrofi è quindi non solo urgente, ma esistenziale.

    L'Odisha, un modello di resilienza alle catastrofi: come la comunità locale può fare la differenza nella riduzione dei danni e delle vittime

    L’Odisha, con la sua lunga costa, ha ripetutamente affrontato cicloni devastanti che hanno causato la perdita di vite e la distruzione di proprietà. La devastazione del super ciclone del 1999, che ha esposto l’assenza di sistemi di allarme coordinati, rifugi resistenti e meccanismi di soccorso efficaci, è diventata il punto di svolta per lo stato.

    Quando il ciclone Phailin ha colpito nel 2013, lo stato ha evacuato oltre un milione di persone, salvando migliaia di vite rispetto al 1999. Nel 2019, il ciclone Fani ha portato a una distruzione diffusa, ma le vittime sono rimaste al di sotto delle 100. Questi risultati illustrano la trasformazione dell’Odisha da uno degli stati più colpiti dalle catastrofi in India a un precursore della governance delle catastrofi anticipatoria.

    Approfondimento

    Il modello “zero vittime” dell’Odisha si basa sull’integrazione della comunità locale nella pianificazione e nella gestione delle catastrofi. Ciò include la creazione di rifugi anti-ciclone, la messa in place di sistemi di allarme precoce e la formazione di una forza di risposta specializzata alle catastrofi. Questo approccio ha permesso all’Odisha di ridurre significativamente il numero di vittime e di danni causati dai cicloni.

    Possibili Conseguenze

    Il modello “zero vittime” dell’Odisha potrebbe avere conseguenze positive per la gestione delle catastrofi in altre regioni del mondo. La sua adozione potrebbe ridurre il numero di vittime e di danni causati dalle catastrofi, migliorando la resilienza delle comunità locali. Tuttavia, è importante notare che la replicazione di questo modello richiederebbe un’attenta valutazione delle condizioni locali e la messa in place di strategie adattate alle esigenze specifiche di ogni regione.

    Opinione

    Il modello “zero vittime” dell’Odisha rappresenta un esempio di come la gestione delle catastrofi possa essere migliorata attraverso l’integrazione della comunità locale e la messa in place di strategie di prevenzione e risposta efficaci. È importante che altre regioni del mondo prendano in considerazione questo modello e lo adattino alle loro esigenze specifiche, al fine di ridurre il numero di vittime e di danni causati dalle catastrofi.

    Analisi Critica dei Fatti

    Il modello “zero vittime” dell’Odisha si basa su una serie di fattori chiave, tra cui la creazione di rifugi anti-ciclone, la messa in place di sistemi di allarme precoce e la formazione di una forza di risposta specializzata alle catastrofi. Questo approccio ha permesso all’Odisha di ridurre significativamente il numero di vittime e di danni causati dai cicloni. Tuttavia, è importante notare che la replicazione di questo modello richiederebbe un’attenta valutazione delle condizioni locali e la messa in place di strategie adattate alle esigenze specifiche di ogni regione.

    Relazioni con altri Fatti

    Il modello “zero vittime” dell’Odisha è collegato ad altri fatti e eventi, come la gestione delle catastrofi in altre regioni del mondo. Ad esempio, il ciclone Idai che ha colpito il Mozambico nel 2019 ha causato oltre 1.000 vittime e ha lasciato centinaia di migliaia di persone senza casa. Questo evento ha sottolineato l’importanza della gestione delle catastrofi e della prevenzione dei disastri. Leggi anche: Ciclone Idai: il Mozambico si risolleva dalle macerie

    Contesto Storico e Origini della Notizia

    Il modello “zero vittime” dell’Odisha ha origine nel 1999, quando un super ciclone ha colpito lo stato causando la perdita di oltre 10.000 vite. Questo evento ha rappresentato un punto di svolta per lo stato, che ha iniziato a implementare strategie di prevenzione e risposta alle catastrofi. Nel 2000, l’Odisha ha creato l’Autorità di Gestione delle Catastrofi dello Stato dell’Odisha (OSDMA), che ha avuto il compito di coordinare le attività di prevenzione e risposta alle catastrofi. Leggi anche: Odisha, India: il ciclone Fani causa distruzione e vittime

    Metodo di rielaborazione basato su: principi di semplicità del buon senso comune, chiarezza, imparzialità, sobrietà e responsabilità giornalistica, come indicato nelle linee guida editoriali di Italfaber.

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