Esenzione USA dalla Global Minimum Tax: critiche e possibili conseguenze per il mercato globale

Fisco, UPB critica esenzione USA da applicazione Global Minimum Tax

L’accordo raggiunto in sede di G7 lo scorso mese di giugno, che sancisce l’esclusione dei gruppi multinazionali residenti negli Stati Uniti dall’applicazione delle regole della Global Minimum Tax, è stato criticato dall’Unione Petrolifera (UPB).

Approfondimento

La Global Minimum Tax è un’imposta minima globale che si applica alle società multinazionali con un fatturato annuo superiore a 750 milioni di euro. L’obiettivo di questa imposta è di evitare che le società multinazionali si spostino in paesi con aliquote fiscali più basse per ridurre la loro tassazione. Tuttavia, l’esenzione degli Stati Uniti da questa regola ha sollevato critiche da parte dell’UPB, che sostiene che ciò potrebbe creare disparità e distorsioni nel mercato.

Possibili Conseguenze

Le possibili conseguenze di questa esenzione potrebbero essere significative. In primo luogo, potrebbe creare un vantaggio competitivo per le società multinazionali statunitensi rispetto a quelle di altri paesi, che sarebbero soggette all’imposta minima globale. Ciò potrebbe portare a una perdita di competitività per le società europee e a una riduzione degli investimenti in Europa. Inoltre, l’esenzione potrebbe anche portare a una riduzione delle entrate fiscali per i paesi che applicano l’imposta minima globale.

Opinione

Secondo alcuni esperti, l’esenzione degli Stati Uniti dalla Global Minimum Tax potrebbe essere vista come un passo indietro nella lotta contro l’evasione fiscale e la concorrenza sleale. Tuttavia, altri sostengono che l’esenzione potrebbe essere necessaria per proteggere gli interessi economici degli Stati Uniti e per mantenere la competitività delle società statunitensi nel mercato globale.

Analisi Critica dei Fatti

È importante notare che l’accordo raggiunto in sede di G7 è stato criticato da molti paesi e organizzazioni, che sostengono che l’esenzione degli Stati Uniti potrebbe creare disparità e distorsioni nel mercato. Inoltre, l’imposta minima globale è stata introdotta per evitare che le società multinazionali si spostino in paesi con aliquote fiscali più basse per ridurre la loro tassazione. Pertanto, l’esenzione degli Stati Uniti potrebbe essere vista come un passo indietro nella lotta contro l’evasione fiscale e la concorrenza sleale.

Relazioni con altri fatti

La questione della Global Minimum Tax è strettamente legata ad altre questioni economiche e fiscali, come la concorrenza sleale e l’evasione fiscale. Inoltre, l’esenzione degli Stati Uniti potrebbe avere implicazioni per le relazioni economiche tra gli Stati Uniti e altri paesi. Leggi anche: Fisco e tasse.

Contesto storico e origini della notizia

La questione della Global Minimum Tax ha origine nella crisi finanziaria del 2008, quando molti paesi hanno iniziato a cercare modi per aumentare le entrate fiscali e ridurre la concorrenza sleale. Nel 2013, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha lanciato un progetto per creare un’imposta minima globale per le società multinazionali. Nel 2021, il G7 ha raggiunto un accordo per introdurre l’imposta minima globale, ma l’esenzione degli Stati Uniti ha sollevato critiche da parte di molti paesi e organizzazioni. Leggi anche: Crisi finanziaria.

Leggi l’articolo originale su: Teleborsa.

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